IL 2010 E ARRIVATO
Ultimo giorno dell’anno,
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giorno di bilanci,
di ricordi,
di rimpianti,
di occasioni mancate,
di speranze deluse,
di belle e brutte sorprese,
di scelte giuste e scelte sbagliate,
di tante cose
ormai passate.
Ci diciamo:
è bene guardare all'anno nuovo,
ai giorni che verranno;
ci chiediamo:
cosa porterà quest’anno?
sarà diverso
o sarà lo stesso?
Certamente
non tornerà più
il tempo perso,
staremo all’erta,
in attesa
che qualcosa accada
e speriamo
che la nostra stella
ci porti
sulla buona strada.
31 dicembre 2009
Di salvatore r. manc
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Il Primo Giorno dell'Anno
di Pablo Neruda
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Lo distinguiamo dagli altri
come se fosse un cavallino
diverso da tutti i cavalli.
Gli adorniamo la fronte
con un nastro,
gli posiamo sul collo sonagli colorati,
e a mezzanotte
lo andiamo a ricevere
come se fosse
un esploratore che scende da una stella.
Come il pane assomiglia
al pane di ieri,
come un anello a tutti gli anelli...
La terra accoglierà questo giorno
dorato, grigio, celeste,
lo dispiegherà in colline
lo bagnerà con frecce
di trasparente pioggia
e poi lo avvolgerà
nell’ombra.
Eppure
piccola porta della speranza,
nuovo giorno dell’anno,
sebbene tu sia uguale agli altri
come i pani
a ogni altro pane,
ci prepariamo a viverti in altro modo,
ci prepariamo a mangiare, a fiorire,
a sperare.
Ultimo giorno dell’anno,
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giorno di bilanci,
di ricordi,
di rimpianti,
di occasioni mancate,
di speranze deluse,
di belle e brutte sorprese,
di scelte giuste e scelte sbagliate,
di tante cose
ormai passate.
Ci diciamo:
è bene guardare all'anno nuovo,
ai giorni che verranno;
ci chiediamo:
cosa porterà quest’anno?
sarà diverso
o sarà lo stesso?
Certamente
non tornerà più
il tempo perso,
staremo all’erta,
in attesa
che qualcosa accada
e speriamo
che la nostra stella
ci porti
sulla buona strada.
31 dicembre 2009
Di salvatore r. manc
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Il Primo Giorno dell'Anno
di Pablo Neruda
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Lo distinguiamo dagli altri
come se fosse un cavallino
diverso da tutti i cavalli.
Gli adorniamo la fronte
con un nastro,
gli posiamo sul collo sonagli colorati,
e a mezzanotte
lo andiamo a ricevere
come se fosse
un esploratore che scende da una stella.
Come il pane assomiglia
al pane di ieri,
come un anello a tutti gli anelli...
La terra accoglierà questo giorno
dorato, grigio, celeste,
lo dispiegherà in colline
lo bagnerà con frecce
di trasparente pioggia
e poi lo avvolgerà
nell’ombra.
Eppure
piccola porta della speranza,
nuovo giorno dell’anno,
sebbene tu sia uguale agli altri
come i pani
a ogni altro pane,
ci prepariamo a viverti in altro modo,
ci prepariamo a mangiare, a fiorire,
a sperare.
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